Gli obiettivi del blog

Questo contenuto nasce con l’obiettivo di riunire il pensiero, le opinioni, i punti di vista, le idee e gli spunti di tutti coloro che sono in qualche modo attratti dal mondo dell’architettura e tutte le sue sfaccettature. Attraverso articoli, notizie, commenti, questo blog si propone di riunire tutti gli architetti e non che vogliono far parte di una comunità in cui confrontarsi, venirsi incontro e darsi anche una mano a vicenda.

Cosa ci contraddistingue

Con articoli vari che spaziano tra gli argomenti tra loro più distanti, parliamo di argomenti collegati da un solo conduttore comune: l’architettura. Ci siamo proposti di creare un blog che attiri la gente non solo per l’argomento di cui tratta, ma per il modo in cui lo fa. Non vogliamo creare un quotidiano, che racchiuda notizie o elenchi di eventi e date. Vogliamo un luogo in cui si parli di architettura con sentimento, oltre che con professionalità e dedizione. Un luogo in cui il lettore possa apprendere i dettagli architettonici e le nozioni di base, ma al contempo possa imparare ad amare l’architettura stessa. È un piano ambizioso, lo so, ma se non fosse una sfida, non sarebbe tanto interessante.

Chi sono io?

Giunti a questo punto vi starete chiedendo chi si nasconde dietro la creazione di questo blog, e soprattutto per quale motivo ha deciso di creare qualcosa del genere. Perciò, eccomi qua.

La mia vita è sempre stata in qualche modo legata all’architettura. Sono cresciuto in un piccolo paese in continua espansione, e abitando alla periferia dello stesso, nei primi anni della mia vita ho sempre avuto casa circondata da gru e palazzi in costruzione. Se da piccolo ero più attratto dalla parte meccanica ed edilizia della faccenda, con le ruspe e gli operai al lavoro, poi ho iniziato a fare più attenzione alle differenze tra i vari palazzi costruiti e a criticarne i dettagli, dall’alto delle mie scarsissime conoscenze di ragazzino tredicenne. Più o meno allo stesso tempo ho iniziato a notare particolari e caratteristiche dei vari edifici che visitavo, e grazie alla passione dei miei genitori, che amavano viaggiare per città in Italia e all’estero, ho avuto modo di vederne in gran numero. Non solo amavo osservare e criticare le costruzioni più interessanti, ma avevo anche iniziato a pensare a come io avrei modificato le stesse, fino ad arrivare, con gli anni, a disegnare bozze di come avrei personalmente costruito un edificio simile, nello stesso luogo.

Intorno ai 16 anni la mia passione era chiara, e ho quindi seguito tutto l’iter solito, laureandomi, diventando architetto e avendo anche la fortuna di aprire il mio studio, con un paio di soci. Mi ritrovo ora ad avere un lavoro che mi piace, mi appassiona, mi diverte, e mi fa vivere dignitosamente. Dal punto di vista lavorativo, non posso che ritenermi una persona fortunata.

Ma volevo una nuova sfida, e soprattutto, la possibilità di parlare di architettura anche in un modo che esulasse dal mero ambito lavorativo. Parlare da solo non mi è mai piaciuto particolarmente, ma non posso neanche obbligare costantemente mia moglie ad ascoltare gli stessi discorsi. Questa è la mia creazione, e mi auguro che possiate goderne come faccio io.