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I più importanti architetti provenienti dalla Svizzera

Quando affrontiamo il tema dell’architettura, i professionisti svizzeri sono stati, da più di un secolo, sempre in prima linea per design ed innovazione. Dai grandi movimenti come il Modernismo ed il Postmodernismo, fino ad arrivare ai giorni nostri, questi architetti hanno spianato la strada al resto del mondo. In questo articolo andremo a scoprire, più nel dettaglio, quali sono state le più grande personalità all’interno di questa professione che hanno esercitato una grande influenza non solo a livello nazionale, ma a livello globale.

Le Corbusier

Sebbene abbia sempre considerato Parigi la sua casa dal 1917, Le Corbusier, noto all’anagrafe come Charles-Édouard Jeanneret, nato nel 1887, proveniva da La Chaux-de-Fonds, in Svizzera. Considerata come un eccezionale contributo al movimento architettonico moderno, un’incredibile collezione delle sue opere è stata dichiarata ‘Patrimonio dell’Umanità’ dall’UNESCO nel 2016. E’ stata proprio l’UNESCO ad affermare che tali opere architettoniche di Le Corbusier sono riuscite a rivoluzionare l’architettura dimostrando, in modo eccezionale e pionieristico, l’invenzione di un nuovo linguaggio architettonico.

Per chi se lo stesse chiedendo, sono ben 17 i siti che sono entrati a far parte del ‘Patrimonio dell’Umanità’, sparsi in 7 Paesi diversi. Tra questi, non possiamo non citare Villa Savoye, alla periferia di Parigi, una manifestazione seminale dei suoi “cinque punti di una nuova architettura”; ma anche Unité d’Habitation, a Marsiglia, il primo di una serie di progetti di edilizia popolare e considerato l’esempio più influente al mondo di brutalismo; per concludere con Immeuble Molitor, il primo condominio al mondo con una facciata completamente vetrata, la quale ha rappresentato la casa di questo architetto per più di 30 anni, fino alla sua morte nel 1965.

Mario Botta

Anche l’architetto svizzero di fama internazionale Mario Botta ha lasciato il segno nel mondo con i suoi musei monumentali, case e spazi sacri. Da Tel Aviv al Ticino, le sue opere scultoree contrappongono spazi pieni e vuoti, luce e pietra, geometrie e righe. Nato a Mendrisio, in Ticino, dove ha sede il suo studio dal 2011, Botta ha collaborato con Le Corbusier e Louis Kahn a Venezia e si è laureato sotto la direzione di Carlo Scarpa presso l’Istituto Universitario di Architettura della città.

Un lungo elenco di opere degne di nota include: Fiore di Pietra, un ristorante ottagonale rivestito in pietra naturale grigia in cima al Monte Generoso in Svizzera, il San Francisco Museum of Modern Art e il Bechtler Museum di Charlotte, nella Carolina del Nord. Ma sono le chiese, le sinagoghe e altri spazi religiosi i veri capolavori di Botta, tra cui la Chiesa di San Giovanni Battista a Mogno, in Svizzera, o la Cappella di Santa Maria degli Angeli sul Monte Tamaro.

Peter Zumthor

Nato a Basilea, l’architetto vincitore del ‘Pritzker Architecture Prize’, Peter Zumthor, ha bisogno di poche presentazioni. Dai suoi rinomati bagni termali a Vals, in Svizzera, al suo Steilneset Memorial a Vardø, in Norvegia, gli spazi calmi e sensoriali di Zumthor sono fondati su una scrupolosa ricerca di materiali, luogo e artigianato. Quando la giuria del Premio Pritzker ha selezionato Zumthor come Vincitore nel 2009, ha elogiato l’architetto basilese affermando che i suoi edifici hanno una presenza imponente, ma nonostante ciò riescono a dimostrare il potere di un intervento giudizioso, ricordando a tutti quanti che la modestia nell’approccio e l’audacia nel risultato complessivo non si escludono a vicenda.

Secondo vari critici, gli edifici di Zumthor sono in grado di coinvolgere molti dei nostri sensi, non solo la vista, ma anche il senso del tatto, dell’udito e dell’olfatto. Il suo studio ha sede, dal 1979, in un remoto villaggio della Svizzera orientale, a conferma di quanto i due punti cardini della sua filosofia, modestia ed audacia, siano stati da lui completamente assimilati. Zumthor ha lavorato anche negli Stati Uniti, collaborando per l’estensione del Los Angeles County Museum of Art (LACMA). Ma è stato il suo Secular Retreat, situato nel Devon (Regno Unito) a conferirgli il RIBA National Award nel 2019, oltre ad una candidatura per la ‘Casa dell’Anno’.

Bernard Tschumi

Ultimo, ma assolutamente non per importanza, Bernard Tschumi. Non identificato con nessun movimento particolare, l’architetto franco-svizzero nato a Losanna è un maestro delle strutture ludiche, ispirate in particolare al cinema e contrarie alla razionalità del modernismo. Fino alla presa in carico, nel 1983, del Parc de la Villette a Parigi, questo professionista era conosciuto principalmente come teorico.

L’amore dell’architetto per il grande schermo è evidente nel parco parigino, attraversato da una passeggiata cinematografica di tre chilometri il cui percorso tortuoso, tra i giardini a tema, evoca una bobina di un film che si srotola lungo il terreno. Da allora Tschumi ha dato vita ad una moltitudine di altre importanti opere, tra cui la Blue Tower di New York (2007), la sua prima torre residenziale, ed il Museo dell’Acropoli di Atene (2009).

Conclusioni

Siamo giunti alla conclusione di questo nostro articolo, incentrato sulle personalità architettoniche svizzere più famose a livello mondiale. Da quanto abbiamo potuto constatare, gli architetti svizzeri sono, da tempo, considerati i migliori al mondo, sia per la loro varietà di stile, sia per le numerose innovazioni che hanno portato sul campo; a conferma di ciò, si può notare come siano innumerevoli gli edifici e le installazioni architettoniche realizzati da svizzeri, disseminate per tutto il globo.

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