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Quando l’architettura di un Casinò gioca un ruolo fondamentale

Sono molti gli architetti svizzeri che hanno fatto la storia nel mondo, e non stiamo parlando solo di chiese, teatri, edifici storici o di case urbanistiche, ma anche per quanto riguarda i casinò. Essi, infatti, attirano persone da tutto il mondo, grazie alle particolari architetture che possiedono. Come avrete potuto notare di persona, tutti i Casinò non sono stati costruiti in maniera elegante, in quanto l’abbondanza di elementi sfarzosi è, in maniera generale, ciò che più li caratterizza, attirando così l’occhio di chiunque ci passi vicino. La speranza e il desiderio di portarsi a casa un bel gruzzoletto di soldi è sicuramente l’attrazione principale per il pubblico, ma non si deve sottovalutare nemmeno l’elemento architettonico, che fa di questi edifici anche un luogo da, semplicemente, visitare.

Il Casinò di Lugano: da teatro a luogo per il gioco d’azzardo

Il primo esempio di particolare architettura di un Casinò svizzero ci viene dato dal Casinò di Lugano. L’odierna struttura di questo prestigioso edificio non nasce infatti dal nulla. Il Ticino, ha vissuto un periodo d’oro a partire dal decennio degli Anni ‘70 ed è diventato anche il centro di significative opere architettoniche. Non si può dimenticare, ad esempio, gli architetti di scuola ticinese, ovvero Botta e Snozzi. Italiana, per inciso, è stata pure l’idea dell’architetto Sfondrini, il quale creò il famoso Teatro Kursaal.

La sua funzione primaria subì una drastica modifica negli Anni 2000 quando, ricevuta la concessione di gioco da parte della Svizzera, venne modificato nell’attuale Casinò di Lugano. L’edificio venne completamente demolito e, nel 2002, iniziarono i lavori di costruzione del Casinò. Nella realizzazione, oltre al Lugano Huber, parteciparono anche Ceccolini e Gazzaniga, due architetti italiani. Poco più di tre anni fa, all’inizio del 2019, l’Ordinanza svizzera sul gioco d’azzardo è stata rivista, al fine di unificare le leggi in tutta la regione: anche in Svizzera si gioca ora online, come risultato di questa modifica di legge.

Con ciò, il Casinò Lugano amplia non solo le proprie funzionalità per i suoi concittadini e visitatori, ma per l’intera community di chi ama giocare online. Nonostante questa legge vada, di fatto, ad intaccare la popolarità e l’affluenza di pubblico verso i Casinò fisici, il Casinò Lugano non si è lasciato demoralizzare, andando ad aggiornare il proprio sito web e “copiando” alcune interessanti funzioni che possiamo trovare nelle piattaforme di gioco d’azzardo online: Bonus di Benvenuto, Carte Fedeltà e molto altro ancora. Per concludere, chiunque volesse recarsi in questo edificio, sia per giocare d’azzardo che per ammirarne lo stile architettonico, può farlo recandosi in Via Stauffacher 1, sul suggestivo lungolago del Lago di Lugano.

Una Las Vegas in mezzo alle montagne del Ticino

L’altro esempio che abbiamo deciso di proporvi in questo articolo è rappresentato dal Casinò Campione d’Italia, che porta la firma di un architetto famoso a livello globale: Mario Botta. L’imponenza di questo edificio, se correlato all’esistenza delle altre case da gioco svizzere (Lugano come abbiamo visto prima, Locarno e Mendrisio), ha fatto sì che in molti stiano cominciando a considerare il Sud delle Alpi come una piccola “Las Vegas”. Il costo complessivo della realizzazione di questa opera è stato di ben 193 milioni di franchi svizzeri (che corrispondono, più o meno, a circa 120 milioni di euro). Nonostante avesse detenuto il record di “Casa da gioco più grande d’Europa”, con i suoi 13 piani, una volumetria di 240.000 mc, un tetto di 58.000 mq, 28 ascensori, 4 scale mobili e una sala delle cerimonie che può ospitare 800 persone, il Casinò non piacque affatto, né alla critica, né al Presidente dell’epoca. Venne infatti descritto come un “Ecomostro”: troppo spigoloso, sfarzoso, ma soprattutto molto, molto costoso.

I sempre più crescenti costi di gestione si fecero sentire, e il Casinò Campione d’Italia, nonostante portasse la firma importante dell’architetto svizzero Mario Botta, non ebbe vita duratura: il 27 Luglio 2018 dovette chiudere i battenti, dopo aver accumulato più di 132 milioni di Euro di debiti. Tuttavia, dopo diversi anni di dibattiti e procedimenti giudiziari, il 26 Gennaio 2022 venne annunciato che la casa da gioco avrebbe riaperto; non sono previste, al momento, ristrutturazioni o modifiche alla struttura architettonica dell’edificio, ma soltanto una migliore gestione dell’economia interna e la speranza che questo “Ecomostro” riesca ad attirare quanti più giocatori possibile.

Conclusioni

Come abbiamo potuto vedere, la stragrande maggioranza dei Casinò Svizzeri è andata a sostituire edifici già pre-esistenti (molto spesso teatri in disuso). Per la realizzazione di queste case da gioco sono stati chiamati architetti di fama internazionale, che hanno così potuto lasciar sfogare tutta la loro vena artistica, nonostante i risultati, a volte, abbiano lasciato perplessi in molti. Nonostante ciò, l’architettura di questi Casinò è stata copiata e ripresa in tutto il mondo, a testimonianza di quanto, questi edifici, non costituiscano soltanto luoghi per il gioco d’azzardo, ma bensì dei veri e propri “cult architettonici”.

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